mercoledì 26 settembre 2012

ROBERTO MUSSO P/E 2013: VESTE LA DEA ODIERNA




Basica, ma mai banale la collezione P/E2013 di Roberto musso, che sfoggia delle mise cui comun divisore è il gioco di opposti, che si attraggono, tra l'austerità orientale delle divise e il dinamismo occidentale metropolitano.
L'atmosfera creata dai dolcissimi abiti  rigati o dalle gonne a ruota assolutamente "Bon chic bon genre", che lasciano al "savoir faire" delle donne l'arduo compito di sedurre.
Comodità, fluidità, freschezza sono gli "abiti" prescelti dallo stilista, che sembra guardare al futuro con ottimismo ma pacatezza,senza strafare nello scegliere i tagli, come i colori, come i tessuti, che variano da rigidi cotoni, lini, sete o morbidi gabardine di cotone.
Rosa, turchese bianco o beige i colori utilizzati con esemplare maestria.
Abiti dalla foggia romana per dee metropolitane.

martedì 25 settembre 2012

FRANKIE MORELLO P/E 2013: VITTORIA ASSICURATA!





L'atmosfera del razionalismo anni '20, del balletto triadico di Oscar Schlemmer, cui danzatori perdevano la loro umanità riducendosi a mere figure geometriche meccaniche, mediante dei costumi asettici, benché ricchi di colori caldi e vivi.
Non paghi di tali riferimenti,i due stilisti, Maurizio Modica e Pierfrancesco Gigliotti, mixano sapientemente i costumi dell'antica lotta wrestling.
Colori decisi e iridescenti illuminano la passerella anch'essa caratterizzata dal colore. Blu, arancio, ocra, vinaccio su linee basiche, abiti a trapezio e gonne lunghe al polpaccio; o anche mini shorts o t-shirt con profonde svollature a V.
Riesce sempre a sorprendere e divertire, il lavoro di questo brand, cui merito è sicuramente quello di vestire la donna con abiti audaci, sovente inconsueti,ma sempre vendibili e attuali, soddisfacendo a pieno le necessità e le richieste di buyer e clienti.
Anche per la prossima stagione P/E 2013, Frankie Morello mette tutti al tappeto!

Emilio Pucci P/E 2013: Tra sensualità ed eleganza














Come un'equilibrista, costantemente in bilico tra eleganza e sensualità, in nome di un giusto equilibrio che, la donna di Pucci, alias Peter Dundas, sembra aver magistralmente raggiunto.
Un filo di trasparenze, ricami e preziose applicazioni, che ammiccano alla cultura orientale.
Orientaleggianti e pregiatissimi sono i sandali scultura, 15 cm di platform sapientemente scolpiti come gli antichi suppellettili cinesi.
Dragoni ricamati inquietano lunghi ed elegantissimi abiti, degni di un lussuoso red carpet (e chissà se non li vedremo addosso a qualche diva….Angelina Jolie per esempio!)
Il bianco purifica anche il più nero degli anni e Mister Dundas candeggia anche la crisi più nera!
Ma chi se non la maison Pucci può guardare con ottimismo a questo prossimo futuro? Da qui alla fine del 2013 è prevista infatti l'apertura di più di 26 negozi nel mondo e nei negozi già esistenti hanno registrato una vendita maggiore del 60% delle tinte unite contro le tipiche stampe che per anni hanno caratterizzato e fatto la storia della maison Pucci.

venerdì 21 settembre 2012

SFILATA DI PRADA P/E 2013:METAFORA DELLA CONTRADDITTORIA GEISHA MODERNA





Lungi dal voler essere manifesto di denuncia, la sfilata di Prada per la prossima P/E 2013, si pone piuttosto come didascalia della contraddittoria condizione dell'universo femminino, costretto a combattere continuamente tra domanda/offerta, sia degli uomini sia dei dogmi della societa' odierna.
mentre in questo particolare momento storico, la donna vorrebbe ri/vestirsi della sensibilita', della romanticita' e se vogliamo della fragilita' tipica del genere, la società',
(sostanzialmente maschile) la vuole forte, determinata algida come un iceberg,guerriera e "concubina", cui corpo è la sola arma di attacco e difesa.
Una collezione di "sogni femminili", dice la First Lady della Moda Italiana,  che vivono sapientemente nascosti negli animi di tutte le donne padrone e altrettanto serve di un mondo in cui il sentimento è stato sconfitto dall'apparenza.
Quale antico ruolo, se non quello di una Geisha, si addice di più alla metafora che Miuccia Prada descrive nella labirintica e interminabile passerella di Via Fogazzaro.
Forme tipiche dei Kimoni, per le vesti mai volgari, per questi corpi scoperti strategicamente in nome di una sensibilità velata, che non vogliono vendersi ,ma "intrattenere" con arte in cerca di passione, di un Danna odierno che le protegga dal resto del mondo.
L'inquietante e a tratti acidula atmosfera che si vive in questi quindici minuti, accentuata da musiche francesi, e sinistre risate di sottofondo, viene sopraffatta da un'ondata di ironico romanticismo voluto con costanti applicazioni floreali, grafiche e mai scontate, invadenti sulla durezza di una cartella colori che ha come accessorio solo il rosso e qualche verde, in cui il bianco e il nero primeggiano su abiti, soprabiti e tubini. Non mancano a marcare il voto di costante Sacrificio, neanche le pellicce, bianche candide con fiori applicati rossi o neri per smorzare tale durezza (come sarà forse difficile la vendibilità di tali prodotti, non tipici della calda stagione).

Infine anche la calzata non è lasciata al caso e racchiude anch'essa il significato simbolico dell'intera collezione.
Bassissime le tipiche Tabi, le calze con l'alluce separato, con dei fiocchetti applicati, dorate o argentate per non passare inosservate; oppure  invece le okobo, zeppe altissime e dalla dubbia comodità anch'esse un colpo d'occhio che incuriosisce il fashion system e un pò preoccupa, forse di vedere prossimamente nelle città occidentali, Geishe metropolitane dalla goffa e buffa camminata…opss forse inciampata!

Una consapevolezza e quindi anche una forza, per noi donne.
Contemporaneamente guerriere, mamme, imprenditrici o "mogli del crepuscolo" come definiva Chiyo le Geishe in "Memorie di una geisha", appunto.
 

Lydia Cavaliere