martedì 6 agosto 2013

“L’uomo del mio tempo” La moda come vademecum della società odierna.














Recitava così la poesia di Quasimodo che sottolineava l' immutabilità della condizione umana, rimasta uguale a quella dell'uomo "della pietra e della fionda" fatta d'istinti e egoismo, di passioni che nessuna scoperta scientifica ha ancora oggi mitigato. A fornire un manuale che descriva visivamente le passioni e gli animi della società, la Moda, da sempre astuta e sensibile anticipatrice della complessa evoluzione storica dell'uomo. Nella prossima Primavera/Estate 2014 il genere maschile indosserà evidentemente quest'atmosfera globale di repentino e sovente instabile cambiamento, permeato da una sempre più evidente globalizzazione.
La postazione di lavoro dell'uomo moderno, non è più un triste ufficio con scrivania e immancabile foto di famiglia, bensì può volare da New York al deserto, con foto su tablet, passando da un suq, le cui spezie pervadono l’ambiente di profumi e cromie inconfutabili, ripresi nella cartella colori di Fendi.
L'uomo di Etro, invece va in Messico con le catene e le monete che orlano i pantaloni come le divise delle orchestre Mariachi, l’arancione del tramonto di Corrales, la mascherina di Zorro e la musica di Carlos Santana; outfit che ricordano l’astuto Pablo Escobar.
Con un approccio serio, quasi classico, Miuccia Prada indaga l'estate, i luoghi esotici e i suoi clichè. Senza nostalgia parla seriamente dell'allegria, i fiori si, ma con colori scuri e outfit formali; perchè del resto oggi la spensieratezza dei luoghi esotici è stata sovente sostituita da guerra e miseria.
 Giorgio Armani ferma l'attenzione sul comportamento dell' uomo rispetto alla donna, protagonista spesso della cronaca nera e giudiziale di questi tempi. Se questo è il tema lo svolgimento è uno stile dècontractè, con giacche-cardigan, camicie stampate, coreane e giacche cinque bottoni per renderle più simili a camicie sottili, perchè il vestire bene possa educarci al rispetto degli altri. La sostituzione al fine "digitalizzante", invece, è il tema trattato per Emporio Armani, in cui i bottoni delle giacche vengono sostituiti da zip, gli orli tagliati a laser, ridotte al minimo le cuciture, scalzate da interventi di termonastratura e termoadesivatura, e piccoli fori laserati creano motivi di codici. E se è vero che il Denim è ormai entrato a far parte dell’olimpo dell’alta moda, ecco che l’ uomo Ermanno Scervino se ne ricopre il corpo con outfit sartoriali, modelli formali che acquistano un allure rilassato e gioviale grazie a quest’antico tessuto “da lavoro”, immaginando di farlo indossare a personaggi del calibro di Marcello Mastroianni, James Dean o Mick Jagger, tutti insieme in un Pantheon “very elegant”. Similmente Massimiliano Giornetti per Salvatore Ferragamo mixa lo spertwear con il sartoriale, risaltando la fisicità mai volgarmente svelata e l’egonismo di questa moda che ha dei rimandi metafisici da una parte, michelangioleschi dall’altra con un risultato impeccabilmente virile. Infine, sebbene con temi evidentemente più frivoli, anche Maurizio Modica e Pierfrancesco Gigliotti con la collezione Frankie Morello Primavera/Estate 2014 indagano un aspetto della società più che mai attuale, il food, menù completi davanti ai giudici dei reality show che affinano i palati del sociale, sempre più attento ed esigente. Se l’uomo indossa ciò che mangia, così sfilano stampe a tema junker food, sushi e hamburger e patatine fritte come capelli dei ritratti dell’Arcimboldo rivisitati. La macedonia è fatta, visivamente l’uomo P/E 2014 si vestirà della sua essenza.

 Lydia Cavaliere