sabato 18 luglio 2015

CINQUANTA SFUMATURE DEL CIBO

Mentre nelle sale cinematografiche si fa la fila per vedere “Cinquanta sfumature di grigio”, il film scandalo tratto dalla trilogia della scrittrice inglese Erika Leonard (E.L. James), nella città meneghina, ma anche in tutto il bel paese, si respira sempre più “aria di Expo”, che il mese di maggio metterà in scena l’eccellenza culinaria di tutto il mondo, cui l’ Italia non ha nulla da invidiare agli altri paesi.
Così ovviamente la moda, uno dei settori cardine del business Italiano, non poteva ignorare tale fermento.
A prima vista due mondi lontani, la moda e la cucina, ma se ci si pensa i colori della moda con la loro continua trasformazione danno vita ad altre tonalità che facilmente possono accostarsi alle cromie culinarie.
Così nasce il nero di seppia, la cannella, il ribes o il bianco panna glacè, quest’estate vedrà protagonista l’arancio e il limone e l’inverno impazzirà di viola melanzana e di verde erba.
Chanel ricostruisce all’interno del Grand Palais un antico bistrot, allietato da profumi di croissant e champagne.
L’abito come nutrimento, un perfetto gioco di proporzioni come di sapori, ma soprattutto due elementi chiave dell’eccellenza italiana. Così lo chef Antonello Colonna ha aperto le porte del suo Open, lo scorso gennaio, per ospitare la collezione di alta moda Primavera/Estate di Gattinoni Couture.
Il direttore creativo della maison Gattinoni, Guglielmo Mariotto, si è ispirato alla perfezione del cibo facendo diventare gli ingredienti, dei veri e propri abiti. Così sfilano Bustier scolpito con vere spighe di grano con pantaloni in juta ricamati con veri biscotti e cappello realizzato con pasta di pane; in tutto il “menu” spiccano i gioielli di Gianni de Benedictis, designer del brand Futuro Remoto, che ha creato i gioielli della sfilata. Così al collo delle statuarie modelle si è fatto notare il collier- fourchette in platino che avvolgono preziosi spaghetti o gli orecchini fatti di pane e pietre dure, atti a celebrare la sapienza dell’Italia in ambito culinario.
Il colore nell'haute couture si trasforma quindi in veicolo comunicazionale energetico e visionario. Fa un gioco di rimandi e confronti di forte impatto emotivo, che rimanda anche al discorso sull’ecosostenibilità, il riciclo e il rispetto per il pianeta.
L’ispirazione viene anche dalla mostra “l’eleganza del cibo”, curata dal direttore della stessa maison, Stefano Dominella, che tratta proprio della contaminazione tra questi due mondi e della maestria degli artigiani italiani dell’uno e dell’altro settore. La mostra inizierà il 19 Maggio presso il museo Dei Fori Imperiali Dei Mercati di Traiano, a Roma.