sabato 17 settembre 2011

TACCHI, CHIFFON E BOLLICINE!

Milano rappresenta l'ombellico del mondo della moda; il quadrilatero pullula di griffe, scuole di stilismo e diamanti da sogno ed è in questo "paese dei balocchi" che molteplici fanciulle, dall'alto del loro tacco tredici, passeggiano sorseggiando champagne e commentando le nuove collezioni dell'uno e dell'altro couturier.
Champagne gentilmente offerto all'interno dei sempre più ben arredati negozi che al calar del sole, aprono le porte per mostrare i loro feticci.
Oggi l' evento si conferma essere la più efficace strategia di comunicazione.
Primeggiano le bloggers, le giornaliste, i designers e per ultimi quelli che "non si sa perchè son lì", che si fingono interessati a quelle splendide scarpe in edizione limitata, ma che in realtà vogliono esserci per potersi fare una bevuta senza passare dalla cassa. Altresì, ovviamente, presenziare è un' esclusiva della "gente che conta", quindi dire di esserci stati suona sicuramente elitario.
Dalla VFNO dello scorso 9 settembre, alla presentazione della collezione A/I 2011-12 di Sonia Rykiel del passato 15 settembre, senza considerare tutti i vernissage che ci saranno dal 21 settembre prossimo, data di inizio della fashion week meneghina, si assaggeranno litri di champagne, prosecco e vino accompagnati, con un pò di fortuna, da tartine, mini porzioni di cous cous o di salmone affumicato servite in eleganti stoviglie "usa e getta".
Questa mia vuole essere solo una cronaca e per nulla una critica sarcastica, anche se un pò meriterebbero, questi aperitivi, che tanto Milano apprezza, compresa la sottoscritta.
Nonostante creda nella tradizionale campagna pubblicitaria, sia nostalgica della carta stampata e sia convinta che la qualità dei tessuti e la perfezione delle rifiniture, siano ancora la motivazione unica che spinge all'acquisto del prodotto Moda.
Ma comunicare oggi con un evento, con una "guerriglia" o sfruttando "l'effetto sorpresa" è più efficace, più divertente e più creativo, di qualsiasi altro metodo di divulgazione del proprio operato.
Quindi armate dei nostri abiti più cool, di borse griffate e tacchi vertiginosi; con argomentazioni brillanti, un sorriso smagliante, ma mai eccessivo e una sana dose di diplomazia e accortezza, dirigiamoci nei pressi di Via Montenapoleone e godiamoci la "fortuna" di aver avuto l'invito e poter dire "io c'ero".

2 commenti:

  1. ahhahahah....
    .."io c'ero":-)

    ... non sarà cool dirlo ma un tacco 13
    per 5\6 ore facendo lo slalom tra san pietrini e la folla di una milano impazzita...
    beh non è semplice...occorre tecnica :-)

    ti adoro lydia...ma io mi chiedo però perchè non posti il tuo look di quella sera e quel cimelio anni 40 pazzesco che ti incorniciava il viso!!

    LUV
    fe

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