martedì 9 ottobre 2012

Da Cori Amenta allo studio 54: Utilizzando la sua faccia!


 La prossima estate 2013 Cori Amenta ci porta direttamente allo studio 54….il lascia passare??
 La  collezione di scarpe create ispirandosi alle icone di quegli anni d'oro; da Grace Jones a Edie Sedgwick, passando per Bianca Jagger.
La seconda manche per la Stylist, che già nella passata stagione si era fatta conoscere, con un'idea pensata per lei e per le sue "compagne" dal 39 in su.
Gia perché come è vero che non tutte le donne entrano in una piccola taglia 38, così anche se magrissime non tutte le donne calzano il perfetto 37; e si sa, quando il tuo piede supera il 40 non sempre è facile trovare delle scarpe curate, belle e che nascondano strategicamente la grandezza del piede.
Iniziando la sua carriera come fashion stylist, Cori, ha potuto notare come anche la più bella delle modelle, avesse, come lei, serie difficoltà nel trovare una scarpa che fosse della giusta misura e anche ben curata e alla moda. Di certo un grave "gap" nel complesso sistema moda che lei per prima sta cercando di risanare con le sue collezioni, eleganti, sobrie e studiate in forme e proporzioni per nascondere eventuali grandezze delle nostre bellissime bipedi.
E, fortemente convinta del suo obbiettivo altruistico, per l' estate 2013 ha deciso di mettere la sua faccia direttamente sulle sue scarpe.
Uno dei più promettenti artisti dell'arte digitale, Cristian Buonuomo si è occupato di trasformare l'autoritratto di Cori in chiave Pop, fino quasi a farlo sembrare un motivo decorativo, lontano dall'originale e altrimenti autocelebrativa fotografia.
La produzione è invece opera del calzaturificio veneto Peron, che con la maturata esperienza artigianale e l'estro creativo della designer sono riusciti a creare un prodotto di alto livello, sia nei materiali, sia nella manifattura e sia nell'estro creativo. Tutto in vera pelle "genuina" l'operato di questa  Creativa e già affermata icona di stile, che ha pensato a una calzatura dal 39 in su (ma non solo!), dimostrando ancora una volta la sua forza, la sua determinazione, mettendo ,si la faccia anche sotto le sue scarpe, ma con orgoglio e coraggio, riuscendo a ottenere un grande successo e riscontro commerciale, come lei stessa neanche si immaginava, così da poter scorgere dietro tanta sicurezza, altrettanta umiltà e umanità, oggi elementi rari nel superficiale e caparbio fashion system.










mercoledì 26 settembre 2012

ROBERTO MUSSO P/E 2013: VESTE LA DEA ODIERNA




Basica, ma mai banale la collezione P/E2013 di Roberto musso, che sfoggia delle mise cui comun divisore è il gioco di opposti, che si attraggono, tra l'austerità orientale delle divise e il dinamismo occidentale metropolitano.
L'atmosfera creata dai dolcissimi abiti  rigati o dalle gonne a ruota assolutamente "Bon chic bon genre", che lasciano al "savoir faire" delle donne l'arduo compito di sedurre.
Comodità, fluidità, freschezza sono gli "abiti" prescelti dallo stilista, che sembra guardare al futuro con ottimismo ma pacatezza,senza strafare nello scegliere i tagli, come i colori, come i tessuti, che variano da rigidi cotoni, lini, sete o morbidi gabardine di cotone.
Rosa, turchese bianco o beige i colori utilizzati con esemplare maestria.
Abiti dalla foggia romana per dee metropolitane.

martedì 25 settembre 2012

FRANKIE MORELLO P/E 2013: VITTORIA ASSICURATA!





L'atmosfera del razionalismo anni '20, del balletto triadico di Oscar Schlemmer, cui danzatori perdevano la loro umanità riducendosi a mere figure geometriche meccaniche, mediante dei costumi asettici, benché ricchi di colori caldi e vivi.
Non paghi di tali riferimenti,i due stilisti, Maurizio Modica e Pierfrancesco Gigliotti, mixano sapientemente i costumi dell'antica lotta wrestling.
Colori decisi e iridescenti illuminano la passerella anch'essa caratterizzata dal colore. Blu, arancio, ocra, vinaccio su linee basiche, abiti a trapezio e gonne lunghe al polpaccio; o anche mini shorts o t-shirt con profonde svollature a V.
Riesce sempre a sorprendere e divertire, il lavoro di questo brand, cui merito è sicuramente quello di vestire la donna con abiti audaci, sovente inconsueti,ma sempre vendibili e attuali, soddisfacendo a pieno le necessità e le richieste di buyer e clienti.
Anche per la prossima stagione P/E 2013, Frankie Morello mette tutti al tappeto!

Emilio Pucci P/E 2013: Tra sensualità ed eleganza














Come un'equilibrista, costantemente in bilico tra eleganza e sensualità, in nome di un giusto equilibrio che, la donna di Pucci, alias Peter Dundas, sembra aver magistralmente raggiunto.
Un filo di trasparenze, ricami e preziose applicazioni, che ammiccano alla cultura orientale.
Orientaleggianti e pregiatissimi sono i sandali scultura, 15 cm di platform sapientemente scolpiti come gli antichi suppellettili cinesi.
Dragoni ricamati inquietano lunghi ed elegantissimi abiti, degni di un lussuoso red carpet (e chissà se non li vedremo addosso a qualche diva….Angelina Jolie per esempio!)
Il bianco purifica anche il più nero degli anni e Mister Dundas candeggia anche la crisi più nera!
Ma chi se non la maison Pucci può guardare con ottimismo a questo prossimo futuro? Da qui alla fine del 2013 è prevista infatti l'apertura di più di 26 negozi nel mondo e nei negozi già esistenti hanno registrato una vendita maggiore del 60% delle tinte unite contro le tipiche stampe che per anni hanno caratterizzato e fatto la storia della maison Pucci.

venerdì 21 settembre 2012

SFILATA DI PRADA P/E 2013:METAFORA DELLA CONTRADDITTORIA GEISHA MODERNA





Lungi dal voler essere manifesto di denuncia, la sfilata di Prada per la prossima P/E 2013, si pone piuttosto come didascalia della contraddittoria condizione dell'universo femminino, costretto a combattere continuamente tra domanda/offerta, sia degli uomini sia dei dogmi della societa' odierna.
mentre in questo particolare momento storico, la donna vorrebbe ri/vestirsi della sensibilita', della romanticita' e se vogliamo della fragilita' tipica del genere, la società',
(sostanzialmente maschile) la vuole forte, determinata algida come un iceberg,guerriera e "concubina", cui corpo è la sola arma di attacco e difesa.
Una collezione di "sogni femminili", dice la First Lady della Moda Italiana,  che vivono sapientemente nascosti negli animi di tutte le donne padrone e altrettanto serve di un mondo in cui il sentimento è stato sconfitto dall'apparenza.
Quale antico ruolo, se non quello di una Geisha, si addice di più alla metafora che Miuccia Prada descrive nella labirintica e interminabile passerella di Via Fogazzaro.
Forme tipiche dei Kimoni, per le vesti mai volgari, per questi corpi scoperti strategicamente in nome di una sensibilità velata, che non vogliono vendersi ,ma "intrattenere" con arte in cerca di passione, di un Danna odierno che le protegga dal resto del mondo.
L'inquietante e a tratti acidula atmosfera che si vive in questi quindici minuti, accentuata da musiche francesi, e sinistre risate di sottofondo, viene sopraffatta da un'ondata di ironico romanticismo voluto con costanti applicazioni floreali, grafiche e mai scontate, invadenti sulla durezza di una cartella colori che ha come accessorio solo il rosso e qualche verde, in cui il bianco e il nero primeggiano su abiti, soprabiti e tubini. Non mancano a marcare il voto di costante Sacrificio, neanche le pellicce, bianche candide con fiori applicati rossi o neri per smorzare tale durezza (come sarà forse difficile la vendibilità di tali prodotti, non tipici della calda stagione).

Infine anche la calzata non è lasciata al caso e racchiude anch'essa il significato simbolico dell'intera collezione.
Bassissime le tipiche Tabi, le calze con l'alluce separato, con dei fiocchetti applicati, dorate o argentate per non passare inosservate; oppure  invece le okobo, zeppe altissime e dalla dubbia comodità anch'esse un colpo d'occhio che incuriosisce il fashion system e un pò preoccupa, forse di vedere prossimamente nelle città occidentali, Geishe metropolitane dalla goffa e buffa camminata…opss forse inciampata!

Una consapevolezza e quindi anche una forza, per noi donne.
Contemporaneamente guerriere, mamme, imprenditrici o "mogli del crepuscolo" come definiva Chiyo le Geishe in "Memorie di una geisha", appunto.
 

Lydia Cavaliere

martedì 3 luglio 2012

PRADA:L'ARCOBALENO DOPO LA TEMPESTA




Lo sfondo e' bianco come la tela di un pittore quando inizia una sua opera.
Se e' vero che l'arte e le sue rappresentazioni nascono da una ricerca, da una sorta di crisi interiore che un uomo inevitabilmente deve vivere, cosi' anche la moda se la si pensa una cosi' alta espressione della mente del "sapiens".
Paragonabile alle linee semplici e nette di Mondrian, la sfilata di Prada per la prossima calda stagione, fa mostra di un uomo basico, che indossa il necessario, che vuole coprirsi privandosi di qualsivoglia orpello.
Perche' la moda deve rispettare e rispecchiare la situazione attuale che la societa' sta vivendo e, concretezza e minimalismo sono necessari in questo particolare momento storico.
Ed ecco che la matita piu innovativa della moda italiana, Miuccia Prada, attua una vera e propria operazione di sottrazione, puntando su linee essenziali, pulite, giocando soltanto con le geometrie degli orli che si contrastano con colori diversi.
Il colore infatti e' la variante che cura i dettagli: bordeaux, blu, senape, verde bandiera sono solo alcuni, che mixati a contrasto danno movimento alle "acque chete" degli outfit.
Assistere alla kermesse fa immaginare di essere di fronte all' arcobaleno: del resto anch' esso, appare sempre dopo una tempesta!


FRANKIE MORELLO: ATTENTI A QUEI DUE!




Ecco l'uomo, per un'altra stagione, per un' altra fashion week,per noi che appassionati e forse un po'vittime stiamo ad aspettare,a incuriosirci e giudicare l'operato dei designer che mai piu' di adesso cercano di sorprenderci. Capitava oggi in via Palermo,in passerella gli uomini di Frankie Morello sempre originali, sempre a sorprenderci questa volta con una reinterpretazione iconografica che attinge dal mondo del basket, dei "B-Boy", dei breakdancer.
Un uomo aggressivo,arrabbiato che tra volumi oversize, catene dorate, stampe pitone, racconta degli spaccati del mondo "losangelino", del Ghetto e della multiculturalita' tipica di quel particolare spaccato sociale. Bianco, nero e oro sono i colori predominanti; tra i tessuti pelle, denim super-bleached, maglie metalliche e pizzo.
Il top model Andrea Preti apre e chiude la sfilata "uscendo fuori dal tunnel"dei cattivi, lui il bello tra i biechi, il buono tra i dannati.
                                 Buona visione fashionisti!

mercoledì 7 marzo 2012

DALLA FIERA DEL WHITE:A TUTTO COLORE!!!

Nelle città lontane dalla costa si sente spesso la mancanza del mare, del suo profumo e del suo continuo movimento. Per ovviare a questa malinconia, Giovanna  Dell' Onte, stilista delle borse Leghilà ha portato un pò di mare nelle metropoli più affollate. In qualsiasi modello, colore o forma, le mute da sub, son fatte di un unico materiale:il neoprene.Impermeabile, lavabile in lavatrice, non si graffia, non stinge, non si sforma…perfetto, insomma, per le necessità e il poco tempo che si ha a disposizione oggi.
E con questo stesso tessuto che la designer ha confezionato borse, ma anche porta pc, portachiavi, caschi tutte creazioni che gridano a gran voce:colore, colore, colore!!
Oltre 60 varianti di colore brevettati dalla stilista che reinterpreta con grande destrezza i modelli delle borse cult; dalla mitica Birkin di Hermes, alla classica intrecciata di Bottega Veneta, cui intento non è mai quello di copiare, bensì di rendere il mito (anche intoccabile!) più democratico, con l'aggiunta da non sottovalutare, di vestirsi divertendo e divertendosi.
Pronta a partire, Giovanna Dell'Onte, che dal suo primo monobrand a Padova, si è spostata con dei temporary shop a Roma, Milano, Londra, Vienna,New York, con show room, negozi e corner nei migliori multistore, come ad esempio il neonato Excelsior a Milano.

lunedì 27 febbraio 2012

ModaSenzaTzucchero: JIL SANDER: TRA MATRIMONI E DIVORZI

ModaSenzaTzucchero: JIL SANDER: TRA MATRIMONI E DIVORZI: Parola d'ordine: delicatezza , per la donna disegnata dallo stilista belga, Raf Simons che per l'ultima volta ha regalato con e...

JIL SANDER: TRA MATRIMONI E DIVORZI





Parola d'ordine: delicatezza, per la donna disegnata dallo stilista belga, Raf Simons che per l'ultima volta ha regalato con esemplare eleganza al parterre una ventata di acqua di rose.Già perché proprio a petali di questo fiore somigliavano queste fanciulle diafane nel colorito, ma eteree e sofisticate nelle mise tinte di rosa confetto, cipria e rosso acceso.
E se il tutto poteva sembrare una cerimonia nuziale, in realtà si è già firmato il contratto di separazione tra la maison e il direttore creativo Raf Simons che dopo 7 anni lascia la sua posizione nelle mani della stilista originaria, Jil Sander appunto. Standing ovation e lacrime salutano lo stilista, anche lui emozionato per questo abbandono.
Forse un messaggio subliminale quello che ha voluto dare  quest'ultimo, omaggiando lo stile inconfutabile del Dior anni 50, con cappotti avvolgenti, abitini a tubino e trench cot a corolla. Infatti si vocifera da tempo che il rebus più discusso del fashion system dell'ultimo anno sia stato risolto con l'arrivo di Raf Simons in casa Dior, rimasta senza direttore dopo la dismessa forzata di John Galliano.

FENDI: EFFE di FUR


Leit motiv : sovrapposizioni.
texture diverse interagiscono con grande maestria sulle silhouette mai troppo smilze, ma neanche eccessive.
Interessante la palette colori, grigi verdoni e blu, si mescolano con verdi acidi, gialli e arancioni, che rinnovano rendono divertente l'elemento per cui la maison è da  sempre specialista:la pelliccia.
Stavolta però appare rinnovata : lo zibellino viene brinato, l'antilope ha un effetto chamois, il coccodrillo reso opaco e l'anguilla verniciata.
Quello che sorprende di più di questa collezione è l' assenza di riferimenti al passato, in nome di una moda nuova.
Anche gli accenni al surrealismo e a certi volumi schiaparellici rimangono solo brevi parentesi nelle pellicce a pelo lungo o nelle divertenti gonne plissettate che fuoriescono da sovrapposizioni rigide, il tutto assume quasi un aspetto tribale ma ultra chic.
si consacra in passerella la nuova hit di stagione : la FFXL, bah che al più presto vedremo indossata sulle stars di tutto il mondo.

sabato 25 febbraio 2012

VERSACE: EVOLUTION/REVOLUTION









Fin dalla prima uscita l'eco di un pensiero unanime si alzava a gran voce. L'emozione nostalgica dei presenti nel vedere quelle croci bizantine ha catapultato tutti nel lontano 1997 quando per l'ultima volta Gianni Versace salutava il mondo prima della sua rimpianta scomparsa. Ma Donatella tiene a precisare che il suo intento non è stato quello di una collezione omaggio, bensì la dichiarazione che il marchio si è evoluto confermando la sua storica identità.
eroica e risoluta questa donna dall'animo rock che affronta la strada con vertiginosi stivali di pelle a rete, abiti di maglia metallica (quella inventata da Gianni) o redingote di velluto.
Total look mai banali, mai minimal: leit motiv della collezione la fantasia dei tessuti che sfrutta la croce bizantina in diverse rivisitazioni grafiche o la stampa lettering.
I colori sono mordaci:nero, giallo, arancione e metallo tinteggiano affascinanti velluti, pellicce e rasi.